Bussola a sud-est. Storie da un viaggiatore.

Formato: 14,8 x 21 cm
Peso: 0,410 kg
Legatura: filorefe
Anno di edizione: 2022
Pagine: 240
ISBN: 978-88-946852-0-6

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Alcuni viaggi non iniziano necessariamente quando si parte, così come non terminano quando si torna. Alcuni di essi, semplicemente, fanno parte di noi fin da quando siamo stati omaggiati del dono della ragione. L’unica cosa che possiamo fare è scoprirli, dare loro vita e lasciare che si approprino della nostra quotidianità, del nostro modo di vivere e di percepire il mondo, cambiandolo per sempre. È proprio questo che guida i personaggi che si alternano fra le righe di queste pagine: la ricerca di una scintilla che possa dimostrare che altri modi di essere e di affrontare la vita, oltre il nostro, esistono.

Un lungo viaggio alla scoperta di luoghi remoti – dall’Europa al Medio Oriente -, volti di amici e passanti, sconosciuti che entreranno a far parte della nostra esistenza per sempre o che, forse, non rivedremo mai più. Perché spesso non è importante tanto la meta, quanto il percorso che intraprendiamo per raggiungerla e le persone che incontriamo lungo il nostro cammino. Una lettura che vi porterà a comprendere che, probabilmente, il viaggio più importante che siamo chiamati a compiere su questa terra è la vita stessa.

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6 recensioni per Bussola a sud-est. Storie da un viaggiatore.

  1. Cliente Amazon

    Libro stupendo.
    In questo bel libro ho trovato la narrativa di viaggio che mi appassiona. Forse perché, diversamente dalla narrativa classica, coniuga in senso più compiuto, luoghi, persone, esperienze e fatalità.
    L’autore racconta con naturalezza circostanze e accadimenti che, come dice “… sono frutto di incastri: essere al tempo giusto nel luogo giusto. Un attimo prima o dopo cambia il corso dell’esistenza. E’ così per ogni cosa, soprattutto per gli incontri, con le persone, amici o amori che siano”.

  2. Rassul Heydarian-Iran17 Sett. 2022

    Ho letto con estremo piacere il libro di Stefano Russo, come in precedenza le sue affascinanti guide culturali di alcuni paesi del Medio Oriente.
    Il libro mi ha portato a momenti di riflessione sull’amicizia, i viaggi e il destino che la vita ci riserva. Ma anche alla scoperta di alcuni angoli del mondo che non conoscevo di persona. Per alcuni momenti mi sono sentito a fianco dell’autore nei paesi che ha narrato con immensa delicatezza, come l’Iran, il mio paese, descritto con magistrale acutezza, con tanta abilità e bravura, sapendo cogliere le sfumature più intrinseche.
    Consiglio vivamente l’acquisto di questo libro che lascerà, in ogni lettore, un segno indelebile.

  3. Roberta Salis

    “Un viaggio non inizia nel momento in cui partiamo né finisce nel momento in cui raggiungiamo la meta. In realtà comincia molto prima e non finisce mai, dato che il nastro dei ricordi continua a scorrerci dentro anche dopo che ci siamo fermati. È il virus del viaggio, malattia sostanzialmente incurabile
    – Ryszard Kapuscinski – (tratto da pag. 2)

    Carissimi Amanti dei libri,
    se siete amanti dei viaggi, oggi vi presento un libro che non solo vi farà viaggiare con l’immaginazione o magari vi farà ripercorrere con emozione luoghi conosciuti, ma vi aprirà mente e cuore a culture e tradizioni lontane dalla nostra…
    Il libro si intitola “Bussola a sud-est. Storie da un viaggiatore” di Stefano Russo…
    Nel libro si intrecciano luoghi, incontri, culture e ricordi di viaggi che hanno segnato la vita personale e professionale dell’autore, che con notevole maestria ha saputo coniugare il suo essere scrittore con le competenze da architetto e fotografo, che con le sue parole ha colto la bellezza e l’originalità dell’umanità riscontrata.
    Meravigliosi gli scatti da lui realizzati che impreziosiscono il libro dando senso, luce e calore alle narrazioni…

    Non pensate a descrizione vuote,
    non pensate a parole farcite di mielosi sentimenti,
    non pensate “ah, conosco già questi luoghi”…
    Ma lasciatevi cullare dai ricordi dell’autore.

    Improvvisamente, tutto attorno a voi scomparirà e vi ritroverete in viaggio con lui, sentirete i profumi delle spezie, assaporerete cibi mai gustati, ascolterete dialoghi con persone di culture molto lontane da noi che Stefano Russo avvicina a noi con delicatezza e rispetto… Vi sembrerà che nessun luogo sarà troppo distante e nessuna meta susciterà più timore perché l’umanità pulsa e vive di accoglienze e gesti che scaldano il cuore.
    L’autore non è il protagonista principale del libro ma è colui che con i suoi occhi ci fa conoscere la preziosità delle esperienze che ha fatto e che hanno come denominatore comune la conoscenza, l’apertura mentale nei confronti di usanze e culture, l’accoglienza nell’incontro con popoli diversi e lontani da noi, l’ascolto di storie e tradizioni che spesso leggiamo solo nei libri e soprattutto la delicatezza di descrivere la dignità di ogni popolo incontrato…
    Grecia, Francia, Iran o Italia… qualunque luogo ripercorra i suoi ricordi diventerà un’occasione di riflessione per il lettore perché se è vero che ogni libro è un viaggio è anche vero che si può viaggiare con gli occhi di chi dei viaggi ha fatto una missione da raccontare e che unisce popoli e culture.
    Una scrittura chiara, pulita, intensa e volta ad abbracciare con rispetto tutto ciò che narra, emerge in ogni storia narrata la possibilità di imparare, conoscere, immaginare ed eliminare inutili pregiudizi spesso alimentati dai mass media.
    Leggere il libro di Stefano Russo per me è stata una ventata di freschezza perché in un mondo in cui si alimentano le divisioni, ho assaporato una lettura completamente incentrata sull’inclusione e il rispetto, questi due elementi sono fondamentali per costruire un’umanità più solidale.
    Spero di leggere ancora i ricordi e le parole dell’autore, di respirare ancora la sua delicatezza e di viaggiare ancora attraverso i suoi occhi…
    Assolutamente consigliato!
    Roberta Salis

  4. Fabrizio Ciofani per La Quarta

    COMUNICARE, ATTRAVERSO IL VIAGGIO, E MODI DI ESSERE.
    La Bussola a sud-est di Stefano Russo punta al Medio Oriente
    per guidare i lettori alla scoperta della vita.

    Un viaggio può diventare uno straordinario mezzo di comunicazione. Con sé stessi o con gli altri, a seconda delle circostanze. Basta una località, oppure un incontro, un episodio particolare lungo la strada, a trasmettere sensazioni tanto uniche quanto indimenticabili, persino meglio di quanto facciano le parole. E una volta svelate tali sensazioni, una volta raccolte nel bagaglio personale, lasciate entrare nel vivere quotidiano dopo il ritorno, cambiano qualche dettaglio nel modo di percepire il mondo.
    Così, ogni partenza dà l’abbrivo a una nuova, seppur inconsapevole, ricerca di qualcosa, ancora sconosciuto ma esistente, che insegni ad affrontare ciò che accade, in maniera alternativa a quella già consolidata in quanto
    somma delle precedenti esperienze messe in fila nel corso del tragitto della vita.
    L’architetto e scrittore Stefano Russo non è certo nuovo a raccontare, a divulgare per mezzo di simbiosi tra penna e fotografia, quanto spesso la vera destinazione sia il viaggio stesso, con la meraviglia per la scoperta di terre e civiltà tanto lontane e dissimili dalle nostre. Lo ha fatto entrando a contatto ravvicinato con tradizioni, usi e costumi di popoli
    dei quali non siamo abituati a sentir parlare e delle cui millenarie storie studiamo ben poco sui banchi di scuola, e tracciando altresì itinerari rivolti verso luoghi, ambienti distanti da quelle che sono le mete turistiche più inflazionate a proposito dell’Oriente.
    È il caso di alcuni suoi precedenti lavori, traduzioni su carta della
    propria profonda conoscenza di arte e architettura islamiche, come “Benvenuti in Uzbekistan” e “Benvenuti in Iran”, un Paese quest’ultimo che al momento purtroppo riempie i notiziari per ben altri motivi, che tuttavia non rendono giustizia all’immenso patrimonio culturale che ne permea anima e superficie.
    Ed è un interesse che oggi si rinnova nell’opera “Bussola a sud-est. Storie da un viaggiatore.”, un percorso d’esplorazione di territori remoti dall’Europa al Medio Oriente, in visita a deserti, laghi salati, città da Mille e una notte, dove assaggiare cibi speziati e squisiti mai provati prima, in un’alternanza tra volti amici ed estranei, personaggi talvolta di
    passaggio sul sedile di fronte del treno e talaltre invece destinati a
    prendere un posto nel cuore, comunque accomunati dalla medesima passione, da quel desiderio di trovare la novità che esiste anche se ancora non si vede.
    Edito nel 2022, questo volume, che rappresenta una vivida fotografia di diverse etnie che popolano il nostro pianeta, viste attraverso l’occhio d’un narratore da sempre in viaggio d’apprendimento, è disponibile in libreria, su Amazon o direttamente sul sito http://www.pagineinprogress.it, in catalogo assieme ad altri titoli e guide turistiche a firma dello stesso autore.
    Una penna e una fotografia in connubio, per documentare altre culture.

  5. Roberta Ceolin

    Proprio un bel libro che mi ha fatto venire la voglia assoluta di riprendere a viaggiare!!!
    Bella la scelta delle foto in b/n ogni inizio capitolo e soprattutto l’alternarsi di ricordi personali e filosofici, con quelli storici e artistici (che mi hanno fatto rivivere con emozione le meraviglie dell’Iran e non solo), ma scritti con un tocco così “lieve” che è stato un vero piacere condividerli.
    Potrei paragonare il libro a uno scrigno aperto che contiene una lunga collana fatta di tante perle preziose.
    Al prossimo filo…

  6. Stefania Martelli

    Questo è un libro di storie che si intrecciano in una trama più ampia, la vita: sono storie di viaggi compiuti a sud-est del mondo, è la storia di un vero viaggiatore. Ma poi in fondo, qual è il confine tra storia, vita, viaggio?
    Il testo si articola in 26 capitoli introdotti ciascuno da una foto in bianco e nero scattata dall’autore. La mia preferita però resta quella dell’ultima pagina del libro. Curiosi eh?!
    Si parte da Roma, dai viaggi di infanzia in Sicilia e poi via con la Germania est (ex DDR), la Jugoslavia, la Grecia. Segue uno zoom sull’Europa con Spagna, Francia, Austria, Inghilterra fino ad approdare in Iran più e più volte, poi Praga, l’Uzbekistan, l’India, l’Armenia e Istanbul.
    Ogni capitolo è un concentrato gradevole di avventure, amicizie, riflessioni, architettura, sapori e tradizioni locali, cenni storici e di spiritualità, paesaggi, colori, immagini, musica e poesia con cui l’autore trasmette magistralmente al lettore le emozioni vissute nel viaggio.
    Consiglio questo testo ai viaggiatori seriali e a chi non ha mai viaggiato seriamente. Viaggiare rende la vita più leggera, crea legami, amicizie, è un modo per conoscere e per sviluppare la propria opinione sulla realtà. Viaggiare a sud-est del mondo aiuta ad ascoltare, apprezzare i silenzi, rallentare il ritmo e vivere la gioia di ogni singolo attimo che la vita e la natura ci regalano.
    Dopo la lettura, ho riflettuto su un ulteriore messaggio, di cui inconsapevolmente a mio parere, l’autore si fa portatore e che risuona forte in me: credere fermamente nel proprio sogno permette di realizzarlo.
    ‘Bussola a sud-est’ è un inno al viaggio, è un inno alla vita. Con le parole di Rumi: “Anche se tu non hai piedi, scegli di viaggiare in te stesso, come miniera di rubini sii aperto all’influsso dei raggi del sole”.

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